È terminata al secondo turno dei play-off l’avventura della Futsal Cesena, che dopo aver eliminato Recanati è stata battuta per 2-1 dal Futsal ASKL in trasferta. Sicuramente si può parlare di annata più che positiva per la squadra allenata da Matteucci, che in casa non ha mai perso e ha concluso la stagione regolare al terzo posto, davanti a squadre costruite per vincere il campionato. Di seguito le parole di Paolo Ionetti sulla stagione appena conclusa.
Quali erano gli obiettivi di questa stagione? Sono stati rispettati?
“L’obiettivo era quello di provare a fare meglio della stagione passata e, considerando la rosa allestita, di puntare ai play-off. Il cambio della guida tecnica dopo una sola giornata aveva complicato le cose, perché quando si parte con un progetto tecnico di cui si era convinti, e soprattutto appena terminata la preparazione estiva, qualche equilibrio è inevitabile che venga meno. Nonostante questa difficoltà iniziale, con l’arrivo di Matteucci i risultati sono stati ottenuti e l’obiettivo è stato raggiunto. Ci siamo classificati terzi con squadre alle spalle che avevano investito fino a cinque volte più di noi. Non bisogna dimenticare alcune strisce positive di risultati incredibili e il fatto che siamo rimasti imbattuti in casa per tutta la stagione. L’obiettivo dunque era quello di raggiungere i play-off magari inseguendo, qui invece fin dalle prime giornate siamo sempre nelle prime posizioni“.
Da quali punti fermi ripartiranno i bianconeri?
“C’è sempre da migliorare, la crescita è stata esponenziale sia a livello tecnico che societario, credo che si debba continuare così per poi cercare di confermarsi. Per quanto riguarda invece la prima squadra, ripartiremo da Pasolini, Montalti, Pulini, Bianco, Zandoli, Spada, Venturini e Gardelli. Dovremo discutere invece col Santa Sofia per Badahi. Queste saranno le basi dalle quali ripartiremo. Confermeremo poi anche Martini come allenatore dei portieri e faremo di tutto per avere ancora Marco Guidi come collaboratore tecnico dell’allenatore. La prossima settimana invece incontreremo Matteucci e cercheremo di capire se possano esserci i presupposti per continuare insieme. Purtroppo non avremo a disposizione i giovani dell’Imolese, che torneranno alla base, ovvero Ansaloni, Pieri, Pritoni e Paciaroni, che quest’anno ci hanno una grossa mano. Un doveroso ringraziamento anche ad Andrea Buda, che dopo l’infortunio di Pasolini ha guidato da capitano la squadra nel migliore dei modi. Come ricordato alla serata conclusiva di pochi giorni fa, Buda si ritira dal calcio giocato e ci piacerebbe assegnargli un ruolo in società. Ci incontreremo anche con lui per valutare quale possa essere la posizione migliore. Siamo contenti di quello che è stato fatto, cercheremo anche di rinforzare il settore giovanile. Non dimentichiamo comunque che i risultati in Serie B dipendono anche dal girone e dalle squadre che si affrontano di anno in anno. Noi ovviamente faremo il massimo per avere una squadra competitiva“.
Qual è stata la sorpresa della stagione?
“Ci sono state diverse sorprese nel corso del campionato. La squadra poteva avere come obiettivo i play-off ma per come tale obiettivo è stato raggiunto, è stata una grande sorpresa. Abbiamo avuto il coraggio di schierare due 2002 grazie al rapporto di fiducia con l’Imolese che in estate ci ha prestato alcuni giocatori dal futuro molto luminoso. Un’altra sorpresa è data dal fatto che abbiamo allestito una squadra giovane, composta da elementi nuovi, che ha comunque trovato l’amalgama in breve tempo e raggiunto l’obiettivo in maniera netta e meritata. Chi avrebbe poi scommesso sulla squadra dopo il grave infortunio capitato a Pasolini dopo la prima giornata? Indipendentemente da tutto, abbiamo dimostrato di poter stare nelle parti alte della classifica e faremo di tutto per confermarlo anche la prossima stagione“.
Infine, c’è qualche componente societario che intende ringraziare?
“Ho davvero piacere di ringraziare tutti i dirigenti. Mambelli, Ruggeri, Castellani (che avrei piacere rimanesse), Navacchia, Minghelli, Valentini e tutti gli altri che hanno fatto sì che la prima squadra potesse vivere una stagione così, perché sono stati davvero fondamentali nella crescita dei bianconeri“.