INTERVISTA – Crede nell’impresa l’argentino Pires, che non vede l’ora di scendere in campo contro il Todis Lido di Ostia
A distanza di un anno, le luci della Coppa Italia torneranno a illuminare la Futsal Cesena, giunta alle Final Four di Coppa Italia di Serie A2 dopo l’argento conquistato lo scorso aprile a Policoro nella stessa competizione della categoria inferiore. I bianconeri giocheranno sabato pomeriggio (ore 17) contro il Todis Lido di Ostia nella semifinale della competizione presso il Centro Sportivo Meridionale di San Rufo (Salerno). La squadra che trionferà affronterà in finale la vincente tra Leonardo e Sala Consilina.
Uno dei giocatori che potrebbe spostare gli equilibri in casa bianconera è l’argentino Gonzalo Pires, mattatore con una tripletta dei quarti di finale in casa del Cosenza: «È stata una gran giornata quella di Cosenza: abbiamo affrontato la seconda in classifica del girone C e devo dire che l’emozione vissuta per la conquista delle Final Four rimarrà indimenticabile. Giocammo un primo tempo di grande sofferenza, mentre nella ripresa riuscimmo a ribaltare il risultato anche grazie alla mia tripletta e penso che alla fine sia stata premiata la squadra migliore».
In semifinale incontrerete il Todis Lido di Ostia, che a metà dicembre fu la prima squadra a battere la Futsal Cesena in campionato. Che ricordi hai di quella gara? «Anche in quel caso disputammo una grande partita, sebbene il risultato finale premiò i nostri avversari. Il Lido di Ostia però, insieme all’Ecocity Genzano, è una squadra di alto livello alla quale non si può concedere nulla, soprattutto quando mancano venti secondi alla fine della contesa. Subimmo il gol del definitivo 2-3 proprio allo scadere e questo ci fece male».
Cosa bisognerà fare per provare a raggiungere la finale? «Dovremo sicuramente giocare come abbiamo fatto da inizio anno, mettendo in campo una prestazione di altissimo livello sia dal punto di vista fisico che da quello mentale, sapendo soffrire nei momenti più critici dell’incontro. Abbiamo già cominciato a preparare la partita per arrivare all’appuntamento il più preparati possibile». Considerando la tua esperienza in Serie A2 e nella nazionale argentina, pensi che le Final Four rappresentino il picco della tua carriera? «In questo momento mi sento molto bene, in forma, ma sono consapevole che ho ancora tanta strada da fare e tanta voglia di dimostrare le mie qualità. Per me sarà la prima volta che giocherò le Final Four di A2 e spero di poter rispondere alla grande per aiutare i miei compagni».
Quali sono gli obiettivi della squadra in vista del tour de force per il finale di stagione? «Non parlerei di obiettivi per il finale di stagione, nel senso che all’interno dello spogliatoio sappiamo di non avere ancora conquistato nulla e che dovremo continuare a crescere nel percorso che abbiamo intrapreso in estate. Sappiamo che siamo terzi in classifica ma continuiamo a pensare una partita alla volta: solamente alla fine si faranno conti e raccoglieremo quanto seminato nel corso del campionato».
Sei soddisfatto fino a questo momento della tua stagione? «Sono soddisfatto e spero di continuare su questa strada per aiutare la squadra. Però mi aspetto di finire nel miglior modo possibile visto è adesso che verrà il bello».
Per concludere, qual è stato il momento più bello della stagione e quale quello più difficile da affrontare? «Il più bello per me è collegato alla partita con il Cosenza, mentre il più difficile quando mi sono infortunato alla quarta giornata di campionato. Sono stato costretto a rimanere lontano dal parquet per un mese e mezzo, ma per fortuna è tutto passato. Adesso pensiamo a finire nel migliore dei modi questa stagione, per regalare un’altra gioia ai nostri tifosi».