UFFICIALE – Altro colpo internazionale della Futsal Cesena, che si assicura le prestazioni del laterale classe 1994 Gonzalo Pires
Dopo l’annuncio della scorsa settimana del nazionale uruguaiano Agustin Sosa, la Futsal Cesena comunica l’ufficialità dell’operazione legata all’acquisizione di Gonzalo Pires, laterale mancino classe 1994 da anni nel giro della nazionale Argentina. Nell’ultima stagione Pires ha giocato in Serie A2 con il Modena Cavezzo, siglando 23 gol e risultando il capocannoniere della squadra emiliana. Nel corso della sua carriera, Pires ha giocato anche con Sammichele Bari, Buldog Lucrezia e Manfredonia, mentre l’avventura al Futsal Fuorigrotta è stata influenzata dallo scoppio della pandemia per Covid-19. Il nativo di Mendoza è un laterale dotato di grandissima tecnica e qualità ma, all’occorrenza, può giocare anche come pivot. La trattativa è stata conclusa nel corso della notte grazie al blitz di Paolo Ionetti, che ha convinto il giocatore e l’agenzia Laasports a scegliere la Futsal Cesena a discapito di altre tre formazioni interessate a Pires. Di seguito le sue prime parole in bianconero.
Ben arrivato Gonzalo. È da tanto tempo che giochi a calcio a 5?
«La mia esperienza nel mondo del futsal è cominciata quando avevo tredici anni. Mi è sempre piaciuto giocare calcio: all’inizio ho giocato a calcio a 11 ma poi c’era una squadra vicino a casa dove giocavano tutti i miei amici di quartiere. Mi hanno chiamato così tante volte che alla fine ho deciso di provare questa nuova esperienza e da quel momento non ho più abbandonato il parquet».
Da quella fatidica esperienza, sei riuscito a raggiungere la nazionale dell’Argentina. Ci racconti il percorso che hai fatto prima di poter indossare la maglia albiceleste?
«La mia prima esperienza con la Nazionale è stata quella con la maglia dell’Under 20: abbiamo giocato le qualificazioni in Paraguay per il Mondiale del 2014 e siamo riusciti a qualificarci, per poi vincere il Mondiale in Cile. Nel 2015 in Bielorussia ho giocato con la Nazionale maggiore il mio primo Mondiale da senior perdendo in semifinale, conquistando però il terzo posto grazie alla vittoria sul Belgio. La migliore soddisfazione è arrivata nel 2019 visto che siamo riusciti a vincere il Mondiale giocato proprio in Argentina».
Le avventure in nazionale sono valse la chiamata in Italia. Cosa ti ha spinto a raggiungere la penisola?
«Ho iniziato a ricevere chiamate dall’Italia poiché avevo un bisnonno italiano e gli allenatori erano stati colpiti dalle mie qualità sul rettangolo di gioco. La mia esperienza in Italia è sempre stata molto positiva, poiché ho giocato in squadre che hanno sempre lottato per obiettivi ambiziosi. L’annata più complicata fu probabilmente quella del mio primo anno in Italia al Sammichele Bari, dal momento che mi confrontai subito con la A2 in una squadra che avrebbe dovuto lottare per conquistare la salvezza. Riuscimmo a raggiungere l’obiettivo con anticipo ma per me fu comunque un periodo di adattamento, poiché giocai per la prima volta in un paese diverso dal mio. In A2 ho poi giocato anche l’ultima stagione con il Modena Cavezzo dove ho segnato 23 reti. L’anno precedente, invece, riuscimmo a conquistare la vittoria della Serie B e lì andai in gol in 29 occasioni».
In Argentina invece in quali squadre hai giocato?
«Ho giocato nella squadra della mia città, Mendoza, prima di andare a giocare a Buenos Aires per il Gloria de Tigre. Successivamente arrivarono numerose richieste dalla Serie A, in particolare da San Lorenzo e Boca, ma la scelta è stata quella di partire per l’Italia. Ho avuto l’opportunità di andare a giocare in Francia e in Portogallo, ma comunque ho sempre preferito rimanere in Italia».
Scandagliata la tua carriera, raccontaci adesso dove prediligi giocare sul parquet e quali sono le tue caratteristiche principali.
«Il mio ruolo preferito è il laterale, ma posso anche giocare come centrale o pivot. Diciamo che sono un giocatore che sa gestire la palla e al quale piace la velocità, che è una caratteristica importante del mio gioco. Mi piace puntare l’avversario per andare in rete, ma anche in una situazione di pressing alto in fase difensiva mi trovo a mio agio».
Perché hai scelto di giocare per la Futsal Cesena?
«Ho scelto il Cesena perché mi ha motivato tanto il progetto che accompagna i bianconeri per la prossima stagione. Questa operazione è andata avanti con il mio procuratore e la mia agenzia, che hanno fatto in modo che la trattativa andasse a buon fine. Avevamo un paio di proposte sul tavolo e alla fine mi sono deciso per questa perché sento e vedo che sarà un progetto ambizioso e penso che ci potremmo togliere tante soddisfazioni insieme e lottare per qualcosa di importante».
Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?
«Il mio obiettivo principale è quello di aiutare la squadra a raggiungere il traguardo individuato. Dovremo lottare insieme partita dopo partita per arrivare il più lontano possibile. Sono un giocatore che non pensa più di tanto al futuro: credo che si debba ragionare partita dopo partita, non nell’ottica del singolo, ma di quella collettiva».
Qual è stata l’esperienza più bella legata al mondo del Futsal che hai vissuto finora?
«L’esperienza più bella legata al mondo del futsal è stata vincere con l’Under 20 il Mondiale in Cile e poi con la nazionale maggiore in Argentina giocare in palazzetti pieni, con diecimila spettatori. Giocare in ambienti così caldi, con un tifo del genere, per me è stata una cosa impagabile».
In che condizioni fisiche raggiungerai la Futsal Cesena? Sei già pronto per la preparazione estiva?
«Sono in una buona condizione fisica e sono pronto ad affrontare al meglio questa nuova avventura».